L’Italia di primati ne ha tanti. Non vi è dubbio. Tra questi vi è anche la nascita della geotermia, una delle prime fonti rinnovabili a essere valorizzate a scopi industriali ed energetici. Parliamo dei primi dell’800 e della zona della Toscana, dove a Larderello (Pisa) giace uno dei centri della geotermia mondiale. Fanghiglia ribollente e vapori sulfurei della zona erano noti già agli Etruschi ed ai Romani che li usavano per i loro trattamenti di bellezza.
I Romani erano presenti nella zona Euganea già qualche secolo prima della nascita di Cristo ed alcuni scavi del secolo scorso fanno bella mostra di sé in centro a Montegrotto Terme (Padova) raccontando come l’utilizzo delle terme locali fosse d’uso già da allora.
Il territorio Euganeo ha sfruttato l’acqua termale principalmente per le straordinarie proprietà curative con lo sviluppo plurisecolare dei “stabilimenti termali” e la produzione dei fanghi termali, abbinando successivamente il riscaldamento di singoli edifici, soprattutto alberghi, nell’area dei Colli Euganei (Abano Terme, Battaglia Terme, Galzignano, Montegrotto) grazie a temperature intermedie dell’acqua tra i 60 e 80 gradi.
L’utilizzo della risorsa geotermica a bassa e media entalpia risulta una delle pratiche più promettenti nel mondo della sostenibilità e del risparmio energetico.
Il progetto di Montegrotto Terme
Nel 2018, il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, a seguito di una convenzione con il Comune di Montegrotto Terme, ha pubblicato uno “Studio sui diversi modi di utilizzo della specificità geotermica nella Zona Euganea e in particolare nel Comune di Montegrotto Terme”(1).
Lo studio ha esaminato tre principali possibili utilizzi del potenziale termico dell’area:
- rete di teleriscaldamento a bassa temperatura con pompe di calore
- utilizzo di sonde geotermiche a circuito chiuso
- coltivazione di micro-alghe per la produzione di biocombustibili
Nel primo caso è assai interessante il confronto tra l’energia disponibile dagli scarichi degli stabilimenti termali e il fabbisogno dell’energia termica degli edifici residenziali limitrofi (entro i 200 metri) dagli stabilimenti stessi. Risulta infatti che l’energia estratta dagli scarichi degli stabilimenti coprirebbe tra il 68% e il 100% del fabbisogno per riscaldare gli edifici residenziali teleriscaldabili.
Notevolissimi i potenziali benefici ambientali derivanti dall’utilizzo di energia termica degli scarichi che sarebbe altrimenti dispersa.
Sull’onda di questo studio è partito un progetto pilota di teleriscaldamento (dal costo di oltre un milione di Euro) che comprende alcuni edifici di Montegrotto Terme (PD).
Crowdfunding ambientale
La prima considerazione è che sia quanto meno auspicabile che i Comuni e gestori degli stabilimenti termali agiscano come partner, dando supporto a tali progetti di tale portata ambientale oltre che economica. Nel giugno 2020, il comune di Milano ha attivato un “Crowdfunding civico”, evidenziando come anche i Comuni possono sfruttare le novità di soluzioni fintech per progetti a beneficio diffuso. La geotermia nell’area dei Colli Euganei è uno di questi.
La seconda considerazione deriva dal fatto che negli ultimi anni si è vista una riduzione dell’acqua termale emunta a seguito della crisi economica che ha colpito il settore turistico comportando la chiusura di alcuni hotel. Il consolidamento del turismo-termale, con la conseguenza della garanzia sulle acque di alimentazione del teleriscaldamento, diventa elemento fondamentale a livello di sistema.
Anche in questo caso, la progettualità e le forme di finanziamento diffuso possono essere chiavi per raggiungere gli obiettivi.
Bibliografia:
http://www.montegrotto.org/po/attachment_news.php?id=586
Giorgio Giacomini classe 1979, diplomato Geometra, opera nel mondo del Real Estate dal 1998 ed è iscritto come agente immobiliare c/o la CCIAA di Padova al n° 2036.
Dal 2011 è consulente presso multinazionali del Real Estate seguendo processi di Advisory e Valuation di situazioni in bonis, UTP, NPL, visionando e valutando numerosi portafogli immobiliari.
Attualmente è CEO di una società di Agency operante nel Nord Est e prevalentemente sull’asse Venezia Milano e Responsabile Area Nord Est presso una società di Advisor immobiliare per un primaria società di Leasing operante a livello paneuropeo.
Attento ad asset class acicliche alle dinamiche di mercato quali senior living, student housing, RSA, bicigrill, social housing, ha perfezionato operazioni di M&A di molteplici deal con finalità dal “core” all’opportunistico.